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Preferisco lavorare nelle retrovie e nei giusti gremi

Sono già passati quattro anni da quando abbiamo giurato nel Palazzo delle Orsoline quali

deputate e deputati con tanta emozione e rispetto. La Valle di Blenio si è presentata con ben 5 parlamentari su 90 e grazie alla collaborazione con Cristina, Gina, Lea e Alessio si è creato subito un bello spirito di squadra, uscendo il più delle volte dagli steccati partitici a favore di iniziative promosse per le regioni di montagna.

Premetto che mi sono trovato subito a mio agio in questa nuova avventura, dal momento che sono stato subito accettato e ben accolto nei vari gremi. Per questo desidero ringraziare tutte le persone che hanno riposto fiducia in me.

Questa legislatura è stata per il sottoscritto un apprendistato che ha comportato una riduzione del 20% del mio lavoro in ambito sanitario. Per coloro che affermano che in politica si è strapagati assicuro che alla fine dell’anno il mio salario è cambiato di poco (in meno …) ma la passione non ha prezzo! Naturalmente durante questo periodo ho potuto avere il privilegio di conoscere il sistema politico cantonale e dare il mio modesto contributo all’interno della Commissione Sanità e Sicurezza Sociale (siamo in 17 rappresentanti

dei vari partiti che formano il gruppo parlamentare e io sono l’unico membro che opera nel mondo della sanità). Ogni giovedì mattina ci siamo riuniti a discutere dei vari atti parlamentari (molti dei quali datati di un decennio e oltre …). Mi sono trovato a lavorare con colleghe, colleghi e una segretaria di Commissione ben preparati e con esperienza in un ambiente disteso e costruttivo. Peccato che diverse deputate e deputati non solleciteranno un nuovo mandato per cui sarà difficile sostituire il loro notevole bagaglio di sapere e competenze a livello cantonale.

Sono stato relatore su diversi temi riguardanti ad esempio la definizione di un meccanismo di

finanziamento pubblico nel progetto IDA GRANNO per un sistema integrato di assistenza domiciliare grazie all'installazione di nuovi pacchetti domotici e di servizi nelle abitazioni degli utenti. Ho pure dato il mio contributo alla mozione “Abitare e abitare bene a tutte le età: per un Ticino 2040 intergenerazionale”, all’Iniziativa generica “Istituzione di una rete completa di assistenti sociali comunali - Modifica Legge

sull'assistenza sociale" e mi sono occupato in prima persona sul tema della violenza domestica.

Oltre all’attività in Commissione ogni mercoledì sera ci siamo trovati presso la sede del Partito Liberale Radicale. La nostra capogruppo Alessandra Gianella ha avuto il suo bel da fare nel gestire le riunioni visto che siamo 23 parlamentari unitamente al direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia Christian Vitta e al suo collaboratore personale. Alessandra ha qualità innate nell’ascolto ed è molto rispettosa delle varie opinioni che talvolta sono anche divergenti. Naturalmente bisogna poi prendere le decisioni che si

porteranno all’interno del Gran Consiglio e lei deve anche discutere con i vari capigruppo degli altri partiti per trovare dei compromessi a beneficio dei nostri concittadini. Un lavoro molto impegnativo il suo, assistita da un’organizzazione partitica funzionale con alla testa il presidente Alessandro Speziali e da un segretariato ineccepibile. Per quanto riguarda la gestione delle riunioni vi è da dire che il Covid ha portato una novità: la videoconferenza. Utilizzando il sistema zoom si può risparmiare diverso tempo per le trasferte anche se sono dell’avviso che le riunioni in presenza hanno un valore aggiunto. Parlando di Covid

non si può dimenticare la gestione della pandemia a livello Istituzionale che ha stravolto completamente il sistema. Il Canton Ticino è stato il primo ad essere duramente colpito rispetto al resto della Svizzera e non è stato per nulla facile combattere un virus che era per lo più sconosciuto a tutto il mondo. Il nostro Governo assieme al Parlamento ha dato prova di unità per il bene della popolazione che l’ha recepito in modo impeccabile. Ricordo molto bene la prima riunione agli albori della pandemia in Commissione Sanità e Sicurezza Sociale con il ministro De Rosa e il medico cantonale Giorgio Merlani.

Che dire poi delle sedute extra muros del Gran Consiglio a Lugano e Mendrisio? Forse in quelle occasioni il dibattito era più costruttivo e ridotto e si tirava dritto nel prendere delle decisioni. Difatti non ricordo di sedute terminate dopo mezzanotte o di discussioni incessanti solo per aver maggior visibilità.


Oggi, nelle ultime sedute a Bellinzona la maggior parte dei parlamentari è in campagna elettorale e deve mostrarsi al pubblico con degli interventi interminabili e talvolta seguiti da dibattiti ripetitivi e di mediocre livello. Un modo di far politica che non mi garba, personalmente preferisco lavorare nelle retrovie e nei giusti gremi parlando direttamente con persone competenti e senza fare rumore.

Così ho voluto raccontare la mia prima esperienza a livello cantonale, in modo semplice, conciso e facendo notare parecchie similitudini con il sistema comunale. Sono dell’avviso che per garantire un buon funzionamento delle nostre Istituzioni devono esserci persone preparate, pur con idee diverse, ma con molta passione e senso di responsabilità che guardano al futuro con positività. Stiamo vivendo un periodo pieno di incertezze (inflazione, aumenti della cassa malati, la guerra, …) ma bisogna essere pragmatici e

propositivi: la storia ci insegna che da una crisi possono derivare delle opportunità. Naturalmente alla base ci deve essere il rispetto nelle Istituzioni e del sistema democratico. Noi in Valle stiamo andando nella giusta direzione e possiamo essere d’esempio per il Ticino (vedi ASCOBLE, Ente Regionale di Sviluppo Bellinzona e Valli, collaborazione tra impianti sciistici vallerani, …).

Uniti si è sicuramente più forti e i fatti lo comprovano e lo dimostreranno anche in futuro.


Alex Gianella PLR

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